Caro Flavio Briatore ti scrivo, così mi rilasso un po'. Tu dici che i giovani che restano in Italia sono dei falliti e dei fannulloni, che chi ha realmente voglia di fare va all'estero. E ti domandi come si faccia a vivere con 1300 euro al mese. Sai, è una domanda chi ci poniamo in tanti, tutti quelli che a 1300 euro forse neanche ci arrivano. Mi sono chiesta come si faccia a vivere con 1300 euro al mese quando ho dovuto fare una colletta per curare un cane salvato dalla strada. Mi sono chiesta come si faccia a vivere con 1300 euro al mese quando ho dovuto chiedere il prestito in banca per pagarmi le visite mediche. Mi sono chiesta come si faccia a vivere con 1300 euro al mese quando il costo delle bollette supera quello che guadagno. Perchè nonostante io sia una "fallita" rimasta in Italia, a 28 anni con una partita iva in tasca e le tasse da pagare, sono andata a vivere da sola. Sai Flavio, io mi sveglio ogni mattina, esco di casa alle 8 e ci ritorno alle 10 di sera, quando mi va bene. Ho 2 lauree, un master e infiniti corsi, stage e gavette nella valigia. Nella mia vita ho fatto tutti i lavori possibili e immaginabili. E come me, ti assicuro, ne conosco tanti. Ingegneri di giorno, camerieri di sera, musicisti di notte. Noi ci chiediamo come si faccia a vivere con meno di 1300 euro al mese mentre ci spacchiamo le ossa. Non abbiamo una casa di proprietà, nè una Ferrari nè una barca di lusso. Ma abbiamo l'amore per la nostra terra, il profumo delle radici che ci hanno cullato e anche quello del ragù della domenica. Tu non capisci quale sia la sofferenza di chi vive lontano da qui e allora provo a spiegartela. L'abbraccio di una madre, il sorriso di una nonna, i primi passi di un nipote, non valgono 1300 euro. Provare ad essere ciò che si vuole essere nel posto che si ama, non vale 1300 euro. La felicità è quella che ritroviamo nel nostro sudore alla sera, che puzza di fatica, di onestà e di semplicità. Che puzza di calzone di cipolle a Pasqua e di lenticchie a Capodanno. Che puzza di mare al mattino e di campagna alla sera. Avere il coraggio di restare mentre quelli come te dicono di fuggire via è la nostra vera vittoria. Viviana Guarini Presente sul blog: invececoncita.blogautore.repubblica.it/lettere/2017/04/07/ilnostroposto-non-e-quello-di-briatore/
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Monica Montenegro, 28 anni e mezzo, segni particolari “inquietudine”. Sul curriculum un ultimo lavoro da stagista legale. Lei vorrebbe seguire i suoi sogni, vorrebbe anche scrivere e cercare #ilnostroposto…quello dove nessun ragazzo si sente escluso o non all’altezza delle sue aspettative. Archivi
Giugno 2017
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