Tutte le storie iniziano da un incontro. E cosi la nostra storia, la storia di MEET. MEET Project. Sette persone, alcune amiche da molti anni, altri perfetti sconosciuti o quasi con una città in comune Catanzaro. Non una città di quelle che tutti conoscono o che aspirano ad andare a visitare, piuttosto una città anonima, di provincia, uno di quei luoghi da cui non ti aspetti niente, da dove i giovani scappano a 18 anni per un futuro migliore e gli stranieri sono quelli che rubano il lavoro. Ma è proprio dai luoghi più impensabili, dalle periferie geografiche e della mente, che nascono scintille di cambiamento, di rigenerazione. E mentre l’Italia si strappa i capelli per la fiumana di giovani che lasciano il paese, in Calabria succede qualcosa di strano. C’è chi decide di ritornare. E giù, infondo, ai confini del Mediterraneo, accogliere. Così Elio, stanco di vivere nel caos di Roma, ha un’idea: creare un’associazione che promuova l’integrazione e lo sviluppo locale rendendo la Calabria un laboratorio sperimentale di metodologie innovative di accoglienza. Allora Elio lascia Roma e torna in Calabria e con lui il suo baglio di esperienze e competenze maturate in giro per l’Italia e per l’Europa. E come lui, senza saperlo, contemporaneamente torna Viviana da Milano e Claudia da Bologna. Alcuni l’avevano fatto qualche anno prima, come Barbara da Roma. Mentre altri Stefano, Alessandra e Aldo da quel posto non erano andati via e per questo ne sapevano leggere le pieghe e le sfumature. I sette si incontrano nell’agosto del 2015 e costituirono un’associazione MEET Project che in un anno, grazie alla vittoria del premio COOP StartUp, diventa una cooperativa sociale. Oggi il progetto principale di MEET Project è Impresa MEETiccia: un laboratorio interculturale di comunità che attiva nuove economie, rivitalizzando il tessuto culturale e sociale del territorio calabrese sviluppando sinergie. Attraverso la contaminazione fra culture, idee, abilità e competenze si facilita la nascita di nuove imprese che vedono lavorare insieme giovani italiani e stranieri.
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Monica Montenegro, 28 anni e mezzo, segni particolari “inquietudine”. Sul curriculum un ultimo lavoro da stagista legale. Lei vorrebbe seguire i suoi sogni, vorrebbe anche scrivere e cercare #ilnostroposto…quello dove nessun ragazzo si sente escluso o non all’altezza delle sue aspettative. Archivi
Giugno 2017
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